domenica 30 aprile 2017

5 / Lires - Muxia 16km

Ultimi passi sulla costa della morte
Notte un po'affollata nella camerata dell'albergo ma tutto sommato tranquilla. Piove e tira un vento pazzesco. Ci avviamo verso le nove ben coperte e camminiamo per più di tre ore senza fermarci perché. .. fa troppo freddo. Eucalipti abeti mucche cani qualche asino.... il solito paesaggio bucolico e i soliti borghi di quattro case un pi'disordinate. Oggi nemmeno un trattore perché è domenica. Dopo tre ore zcdndiamo verso la costa. Il mare è impressionante: onde altissime e un blu gelido che ci entra nelle ossa. Arriviamo a Muxia dalla costa, accompagnate dal fragore dell'oceano.  Si gela e ci fermiamo in un baretto a Gere un caffè caldo. Poi cerchiamo un sito.  Fa così freddo che scegliamo una struttura privata. Effettivamente ne vale la pena.  L'ostello e moderno e accogliente. Troviamo un ragazzo italiano, una signora francese e altri pellegrini. Impieghiamo un bel po' a scaldarci e poi l'ospitalera ci invita a mangiare un piatto di zuppa di legumi bollente. Ci rimette a posto!  Qualche chiacchiera e usciamo a fare due passi. Arriviamo al porto. C'è il sole e tutto ha un altro aspetto. Muxia e un villaggio di pesca,  povero e semplice.  Di certo gode di un flusso turistico giornaliero ma... non in questa stagione.
Il santuario della Virgen de la barca è impressionante.  Si staglia sul mare ma oggi le onde sono così forti che non si riesce nemmeno a stare in piedi. Il mare ha una forza spaventosa.  Dopo la messa ci rintaniamo a cenare. L'ultima comida Galiziana con zamburinas, pulpo, Sarago a la plancha...
Siamo alla fine dell'avventura. 
Domani Santiago e poi casa








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