sabato 29 aprile 2017

4 / Finisterra - Lires 15 km + 5 al faro + 4 alla spiaggia + 1 sbagliato strada

La costa della morte
Sabato mattina tutto tace. Fino alle nove nessuno si muove. Anche all'ostello sono tutti più dormiglioni del solito. Colazione in un bar al porto mentre i pescatori accompagnano il caffè con il primo grappino del giorno. Per non perdere il ritmo andiamo al faro.  Bellissimo percorso lungo la scogliera.  Il mare ha un colore fantastico e il tempo è ancora bello. Fortunatamente non sono ancora arrivati i bus delle gite turistiche. Il promontorio si allunga verso l'oceano, nel mare infinito.  E' molto suggestivo.  Torniamo al paese e riprendiamo il cammino. Finisterra è molto grande, solo  7000 abitanti ma le casette dei pescatori,  povere e disordinate,  sono disseminate su un territorio molto ampio. Lasciamo il villaggio e chiediamo informazioni per il cammino lungo la costa. Due escursionisti ce lo sconsigliano: faticoso e pericoloso per gli strapiombo sul mare. Pecorriamo il cammino canonico, seguendo i cippi e le conchiglie e le frecce ma... riusciamo a sbagliare strada!  Qualche centinaio di metri nella foresta a destra,  poi a sinistra,  poi ancora a destra,  in giù e poi in su e finalmente ritroviamo la via. Accanto a noi l'oceano con degli scorci mozzafiato. Arriviamo finalmente a Lires e troviamo il nostro alloggio. Ci sono diverse persone, la camerata è piena. Quasi tutti americani.
Doccia e poi via... Vado a vedere la spiaggia. Il mare si incunea nella valle a formare una "ria" e la sabbia assume forme sinuose. Sulla riva centinaia di uccelli cercano i molluschi portati dalla marea.  Arriva un surfista con la sua tavola: guarda le onde e poi vi ripensa. Peccato!
Il mare è uno spettacolo.
E un altro spettacolo è la cena che ci regaliamo: navajas - sono dei molluschi tipici di queste zone, lunghi dieci cm a forma di tubicino. E poi la cazuela de pescado: una specie di spezzatino di merluzzo, vongole, gamberetti e tartufi di mare... e vino tinto! Ora... in branda!




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