mercoledì 27 aprile 2016

5 - Da Camaldoli a Biforco - 24 km -

iCena super a Camaldoli. Martina ci ha preparato lasagne, torta salata e insalata e una torta buonissima con farina integrale. Andiamo a letto presto esauste della giornata lunga e faticosa. 
Sveglia presto sperando nel bel tempo, dalla finestra sembra entrare il sole! Dopo un'ottima colazione andiamo con Martina e senza zaini a visitare il castagno secolare dietro al rifugio. 


Magnifico! Sembra difficile sia ancora vivo... torniamo al rifugio a prendere il nostro amico zaino e dopo i valorosi saluti partiamo! 


Una ripidissima salita ci porta in breve tempo al bivacco Catozzo, bella costruzione in pietra in mezzo al bosco.




Dopo una pausa ripartiamo, sempre in salita... intanto il tempo peggiore, soffia un vento gelido e in breve tempo torniamo a calpestare la neve in un bellissimo bosco di faggi. 


Arrivate in cima inizia la discesa verso Badia Prataglia, dopo qualche ora immerse nel bosco il primo segno di civiltà, un grande rifugio! Arriviamo infreddolite al paese dove facciamo uno spuntino nell'unico bar aperto, pieno di uomini che giocano a carte, il classico bar sport del paese! Arriva la barista e dice ad uno degli uomini di andare a casa che ha telefonato la moglie che è pronto il pranzo... scene da film! 


Schiacciata con formaggio, tè caldo per riscaldarci poi andiamo alle poste! Ori spedisce a casa un bel po' di cose, 1,6 kg! 


Dilemma per l'obiettivo della giornata: La Verna o Biforco? Visto il freddo e il dislivello optiamo per Biforco. Infatti il cammino riprende in forte salita. Incontriamo la casa di un tedesco...


Orietta accusa male alla coscia, siamo un po' preoccupate perché non sappiamo cosa possa essere, forse tendinite. Telefoniamo al fisioterapista prescrive ghiaccio, stretching e riposo. 
Scolliniamo e arriviamo a Frassineta, piccolo borgo di case. 


Dopo qualche saliscendi arriviamo a Bigorco, paese di 40 abitanti, senza bar nè negozi, solo il circolo del paese dove aspettiamo Fiorella. Ci accompagna in casa, al secondo piano, è tutto bellissimo ma non c'è il riscaldamento, solo un piccolo radiatore elettrico in camera per fortuna! La cucina è fredda e senza cibo e fuori non ci sono ristoranti o negozi... come faremo per la cena? Dopo le docce ci fiondiamo al Circolo dove ci accoglie una stufa calda. L'ambiente è piacevole, qualcuno gioca a carte, ogni tanto entra qualcuno per un saluto e la signora Fiorella è molto cordiale, ci fa sentire come a casa. Scopriamo che possiamo comprare del cibo li al circolo e cenare li! Torniamo nella fredda cucina, scaldiamo una minestra in scatola, ceci e piselli, cuciniamo un uovo freschissimo. Intanto arriva un signore con pane e focacce calde.
Cena da asporto fai da te al Circolo. 



Dopo la cena ci mettiamo a giocare a carte e... partono le prime scene di quello che potrebbe essere il copione di un film. 
Protagonisti:
Fiorella, manager del Circolo Amici della Calle Santa
Silvia, dai rossi capelli autoctona di Biforco - al sax 
Aldo, professore di chimica, milanese convertito alla campagna  - al clarinetto
Malika, franco algerina - alla fisarmonica
Fiona O'Callaghan, irlandese - alla chitarra 
Hans, tedesco - al trombone 
Laura, fiorentina - alla voce 


Stasera a Biforco si suona! Iniziano con le prove dei "maggi", le canzoni per le feste di primavera, poi musica e canti popolari... Giovani stranieri e non trasferitisi nella Vallesanta con le proprie famiglie alla ricerca di una vita serena. Sembra lo sia davvero! Andiamo a letto tardi per il solito orario da pellegrine, stanche ma davvero rallegrate per gli incontri della giornata. 










Nessun commento: