Dopo una sera faticosa trascorsa a domare la biancheria bagnata e a riattizzare la stufa ci ritiriamo in camerata. Sale prima Orietta e dopo un istante si sente un botto. Si è buttata sul letto e si è chiuso in due! Grasse risate!
Niente di rotto per fortuna !
La mattina ci svegliamo con calma, tanto per cambiare piove! Siamo un po' preoccupate. Alle nove smette usciamo di casa e partiamo. Visita alla chiesetta accanto al rifugio e preghiera a San Francesco. Passiamo il borgo di Corniolo, spesa al market e alzando la testa vediamo la neve non tanto più in alto di noi! La gente fuori dal bar del paese ci invita a prendere l'autobus oppure un taxi! Cominciamo a camminare e dopo poco il cielo si apre un poco: il bosco è tutto bianco.
Intanto si comincia a salire e il percorso è bellissimo! Boschi di carpini si alternano alle pinete. Ogni tanto una casa in pietra con gruppi di famiglie che si ritrovano per la festa. Nella località di Sant'Agostino ci fermiamo per uno spuntino, la classica focaccia e arriva una compagnia di Predappio che ci augura buon cammino alzando il pugno... è il 25 Aprile, no?
E poi... si sale, si sale... Ogni tanto uno squarcio di sereno. Ci chiama Martina, hospitalera di Camaldoli dicendoci che lì nevica e se siamo sicure di arrivare e noi siamo fiduciose nel bel tempo! Anna ha lasciato gli scarponi a Corniolo il male era troppo speriamo sia solo uno spruzzo di neve quello che si vede in alto. L'ultimo tratto prima di Campiglia è meraviglioso, abeti altissimi, coperti di neve che gocciolando emanano un profumo balsamico! Qualche chiazza di neve anche a terra... Purtroppo la Ori è un po' in crisi per un dolore muscolare. Arriviamo a Campiglia e facciamo sosta all'hotel... ci sono le pubblicità dei maestri di sci! Mangiamo una piada e saliamo verso il passo della Calla! La neve inizia a scrocchiare sotto i piedi.
Arrivate al passo della Calla il tempo peggiora, neve e quasi.. bufera!
Giacché chiuse fino al mento, mani in tasca (la Virgi per fortuna ha portato i guanti) e affrontiamo il lunghissimo sentiero innevato che ci porta fino a Poggio Scali, 1520 mt.
Nevica e soffia un vento gelido! Siamo più vestite che a fare scialpinismo a Gennaio, pieno inverno sull'Appenninoal 25 Aprile! Il vento disegna cristalli di ghiaccio sui tronchi, sulle foglie e sulle "tabelle"...
Dopo il passo della Calla non incontriamo più nessuno! Arriviamo a Poggio Scali, decidiamo di fare una pausa e all'improvviso si apre, è un incanto!
La strada per l'Eremo di Camaldoli è ancora lunga, oltre due ore nella neve, attraversiamo una faggeta meravigliosa scivolando in venti centimetri di neve! Chilometri di bosco immersi nel bianco. Palle di neve e risate! Alle 5 del pomeriggio arriviamo all'eremo di Camaldoli, luogo speciale. Purtroppo una folla di visitatori e il clacson del pullman rovina un po' l'atmosfera!
Giù, giù giù e arriviamo a Camaldoli, borgo che comprende il monastero e due locande. Passiamo al borgo e ci chiediamo dove sia il rifugio?!? Poco dopo i cartelli indicano un sentiero no in salita nel bosco e speriamo di aver sbagliato a vedere il segnale! Ancora 400 mt e arriviamo all'ostello, bellissima costruzione in pietra nel bosco! Ci accolgono Martina e i forestali preoccupati del nostro arrivo! Giornata memorabile, stravolte ma più che felici!
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