lunedì 29 marzo 2010

Lo sguardo estraneo


Quanto più un paese non è libero, quanto più si viene tenuti sotto osservazione da uno stato, tanto più sono le cose con cui presto o tardi si ha a che fare in modo fastisioso. Tanto più si distoglie l'attenzione da se stessi. La percezione di sé scatta automaticamente, si viene osservati, giudicati, dunque bisogna anche osservarsi.


Il premio Nobel per la letteratura 2009 Herta Muller ci racconta il labirinto di supposizioni, titubanze, paure che il sentirsi osservati - dalle autorità come dalle stesse persone che ci stanno accanto - scatena nell'essere umano braccato. In un gioco perverso che ci scopre, talvolta, scrutatori di noi stessi.
Quando "le vite degli altri" sono, in realtà, le nostre.

Lo sguardo estraneo di Herta Müller (Con una nota di Adriano Sofri, traduzione di Mario Rubino - Sellerio, euro 9)

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