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La nostra selezione dei libri da non perdere del 2012.
Avete qualche suggerimento da aggiungere?
La tristezza degli angeli di Jón Kalman Stefánsson (Iperborea)
L'epico viaggio di due uomini attraverso le impervie lande del nord, illuminati dal potere salvifico delle parole.
(recensione)
Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas (marcos y marcos)
Un'avventura così emozionante e profonda che dovrebbe durare tutta la vita.
(recensione)
Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti (minimum fax)
Dieci racconti compongono il romanzo di Sofia, personaggio fragile, spavaldo, indimenticabile.
(recensione)
Rosa candida di Audur Ava Ólafsdóttir (Einaudi)
Un giovane alle prese con l'imprevista magia della paternità.
(recensione)
Più alto del mare di Francesca Melandri (Rizzoli)
L'incontro casuale di due esistenze turbate da un grande dolore dà l'avvio a un percorso di rasserenamento e consapevolezza.
(recensione)
L'erba cattiva di Ago Panini (Indiana)
Un romanzo di formazione rock, la versione indie di Jack Frusciante è uscito dal gruppo.
(recensione)
L'alba di Talulla di Glen Duncan (Isbn edizioni)
Il nuovo capitolo della trilogia di Glen Duncan (l'ultimo lupo mannaro) è ancora più spregiudicato, frenetico, folle del primo.
(recensione)
Venivamo tutte per mare di Julie Otsuka (Bollati Boringhieri)
Il canto corale delle giovani giapponesi emigrate, spesso loro malgrado, negli Stati Uniti per congiungersi ai loro sposi.
(recensione)
Di passaggio di Jenny Erpenbeck (Zandonai)
Una casa racconta la sua storia e le vicende degli inquilini che si sono avvicendati tra le sue pareti.
(recensione)
Il senso di una fine di Julian Barnes (Einaudi)
La nostra vita è la storia che ne abbiamo raccontato.
(recensione)
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