giovedì 26 maggio 2011

A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca


Il libro della settimana


Un'espressione di don Milani ricordata di recente da Roberto Saviano dà il titolo a questo secondo volume della collana Instant Book di Chiare Lettere che, provocatoriamente, è tutt'altro che un libro scritto e pensato in tempi rapidissimi per cavalcare un fatto di cronaca.
Don Milani elaborò gli scritti che lo compongono negli anni '60, nel tentativo di fare chiarezza su temi difficili e controversi come la fede, l'impegno, la disobbedienza civile. Nelle sue lettere ai giudici, agli avvocati e negli scritti pubblici emergono le profonde questioni che ancora oggi - più che mai oggi - gravano sulla vita sociale. Soprattutto il degrado morale e civile che dalla cittadinanza responsabile dell'umanesimo ha via via condotto all'attuale sudditanza nei confronti del potere, non più fabbrica di obbedienza, bensì di servilismo. Ecco perchè, come conclude Roberta De Monticelli nella sua attualissima prefazione, "è davvero tempo di rileggere don Milani".


A che serve avere la mani pulite se si tengono in tasca di don Lorenzo Milani (Chiare Lettere, euro 7)

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