sabato 3 novembre 2012

Trans Europa Express

 
Il libro della settimana



Si accendono le prime stelle. Viktor è andato a chiudere la sua piccionaia, Ljuba ci invita a tornare domani mattina per bere il latte fresco di capra. Risaliamo lentamente al castello per il labirinto di scale. Dall'alto vediamo i lumini della contrada Karavasari con tutti i personaggi del racconto. I turchi, gli ebrei, i polacchi, i mercanti, i battellieri e i cammelli all'abbeverata. C'è anche Ljuba che rientra in casa con le capre, e poco più in là un gruppo di ragazzi che piantano la tenda per la notte, su una prateria smeraldo accanto al fiume. Ancora oltre, un cavallo che pascola. Si muovono tutti dentro la stessa storia, scritta tanto tempo fa.

Uno tra i più bei reportage di Paolo Rumiz arriva finalmente sugli scaffali della libreria.
Trans Europa Express, seimila chilometi a zigzag dalla Finlandia all'Ucraina seguendo l'ideale confine tra Europa orientale ed Europa occidentale in un periodo in cui le frontiere vanno via via dissolvendosi e le lacerazioni sociali acquistano una gravità sempre più vertiginosa. Il cuore dell'Europa pulsa proprio lungo quello spartiacque immaginario.
Le persone in cui si imbatte Rumiz portano i segni di tanta Storia recente che troppo frettolosamente abbiamo dimenticato, spettatori distratti del destino europeo.

Trans Europa Express di Paolo Rumiz (Feltrinelli, euro 18)

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