Il libro della settimana
Uccidere Mazzini... non voglio pensarci, si disse, non adesso. Si guardò intorno, raggiunse una panchina isolata, protetta da un fitto viluppo di alberi ad alto fusto, cavò dalla tasca l'acciarino e bruciò il dispaccio di Von Aschenbach.
Gente comune, ladri, briganti, truffatori: nel romanzo (criminale) del suo Risorgimento, Giancarlo De Cataldo dà voce e corpo alle figure di sfondo della Storia, quelle che sulle spalle ne sorreggono tutto il peso e talvolta ne sono schiacciati. Traditi, spesso. Traditori, a volte.
Chi tiene i fili - Garibaldi, Mazzini, Cavour... - per una volta resta a margine. La storia dell'Italia che nasce è anche quella delle piccole (e grandi) figure nascoste, "tra battaglie e cospirazioni, vite leggere e amori complicati".
I traditori di Giancarlo De Cataldo (Einaudi, euro 21)
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