mercoledì 20 gennaio 2010

Il libro della settimana: L'imbattibile Walzer


Un giorno, quando avevo undici anni, mi portai a casa una piccola pallina da ping-pong di celluloide bianca che avevo trovato nel laghetto dell'Heaton Park e cominciai a farla rimbalzare con un libro contro una parete del soggiorno. Non chiedetemi che cosa ci facesse una pallina da competizione nel laghetto dell'Heaton Park. Forse ce l'aveva messa Dio.


Il ping-pong è una cosa seria.
Oliver Walzer l'ha scoperto il giorno in cui cominciò a palleggiare con una copia de Il dottor Jekyll e Mister Hyde di Stevenson contro una parete di casa. Troppo timido - o, più semplicemente, troppo cinico - per interagire con il resto dell'umanità, da allora l'"oof ploc" della pallina di celluloide ha scandito tutte le tappe della sua sconclusionata vita.
Caustico e tagliente, il protagonista del romanzo di Howard Jacobson - vincitore con questo libro del Wodehouse Prize for Comic Fiction - è stato non a caso accostato a Barney Panofsky di Mordechai Richler e Alexander Portnoy di Philip Roth.
Un romanzo a tratti davvero esilarante, arrivato in Italia dopo dieci anni dalla prima edizione inglese grazie all'editore Cargo. Niente di meglio che iniziare il 2010 con una risata.

- Crede perché sono povera, piccola e brutta, sia senza anima e senza cuore?
- Sì

L'imbattibile Walzer di Howard Jacobson (traduzione di Milena Zemira Ciccimarra - Cargo, euro 19,50)



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