sabato 27 gennaio 2018

Avventure dello stampatore Zollinger

di Pablo d'Ors - Quodlibet


Sono trascorsi diversi anni da quando abbiamo avuto la fortuna di incontrare prima Zollinger e poi lo scrittore Pablo d'Ors in carne ed ossa. Gli incontri del gruppo di lettura ci hanno dato una seconda, graditissima opportunità di leggere, per alcuni rileggere, questo bellissimo libro che, al termine della conversazione di sabato 20 gennaio, abbiamo definito un vero e proprio "regalo di natale".
Le avventure dello stampatore sono la metafora dei passaggi di un percorso sia interiore che esteriore che il giovane compie. Il suo atteggiamento resiliente gli permette di avvicinarsi agli altri acquistando via via consapevolezza personale ma anche consistenza e autorevolezza. 
Dal desiderio giovanile di compiere nuove esperienze Z. arriva fino all'approfondimento di sè. A pagina 63 leggiamo: "... Cercava una via d'uscita e sforzandosi di stare sereno comprese che non voleva uscire da quei boschi ma, al contario, addentrarcisi sempre di più..."
Importante è proprio l'atteggiamento resiliente e confidente nella vita, come a pag. 65: "...mentre finiva di costruire una capanna... ne trovò una già fatta così spaziosa e confortevole..." Intraprendere il proprio cammino con determinazione permette di cogliere delle buone opportunità che altrimenti si perderebbero nel nulla, o, in altri termini, la fortuna non è qualcosa di astratto che cade dall'alto ma la disponibilità ad accogliere quello che la vita ci offre.
Il percorso verso la conoscenza e la pacificazione con se stessi non è facile. In un primo momento Zollinger non aveva colto il suono melodioso degli alberi, perchè il suo orecchio non era pronto. Soltanto una vita solitaria lo poteva preparare. E' evidente il riferimento al percorso meditativo: per ascoltare la voce dello spirito bisogna far tacere il rumore del mondo. Al tempo stesso, e in un certo senso all'esatto opposto, la ricerca delle melodie associate alle esperienze della vita testimonia l'impossibilità di vivere una solitudine asettica. Anche nel profondo del bosco - e dunque del nostro io - andiamo alla ricerca delle emozioni e delle persone che le hanno provocate.
Le avventure del nostro stampatore lo portano a poco a poco a trovare il suo posto nel mondo e a muoversi in esso in modo armonico. In questa visione universale anche la mansione più semplice, il gesto più insignificante e il pensiero più lieve assumono una grande dignità.
Nel suo cammino - che è anche il nostro - incontriamo persone, affetti, amori che in molti casi siamo costretti a lasciare. Non per questo scompaiono: il velo malinconico dei ricordi resta nell'anima e modula i sentimenti di gioia e felicità che la vita ci regala.
Quello di Zollinger è un comportamento francescano, di immersione e totale fusione con l'armonia della natura. Ma la sua spiritualità non è legata a una dottrina religiosa, è un senso profondo di appartenenza a un ordine universale. 

Dopo le Avventure dello stampatore Zollinger di Pablo d'Ors le edizoni Quodlibet hanno pubblicato L'amico del deserto, una chiara metafora del percorso verso la meditazione interiore. 
Di Vita e Pensiero è invece la Biografia del silenzio, nel quale lo scrittore spagnolo ci introduce all'arte e alla tecnica della meditazione. Due opere altrettanto intense e significative che meritano la lettura e inducono alla riflessione.




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