Anche la scrittrice siciliana si è cimentata l'estate
scorsa nel lungo viaggio fino a Santiago di Compostela. Scettica alla partenza e
nemmeno troppo allenata ha affrontato, come la maggior parte dei pellegrini,
numerose difficoltà. Prima di tutto la fatica, per la quale bisogna trovare una
ragione. E accanto ai problemi fisici l'insofferenza nei confronti di chi ti sta
accanto, che non sempre si rivela il compagno di viaggio che avresti
desiderato.
Ma la magia del Cammino si manifesta sempre a tutti coloro
che intraprendono le lunghe strade della meseta o le salite della Galizia. A chi
compie l'intero percorso a piedi e a chi ne percorre solo alcuni tratti. E
capisci che il compagno di viaggio non è quello che scegli nè quello che ti
capita, ma quello che alla fine ti ritrovi accanto. L'intervallo tra la partenza
e l'arrivo a Santiago è una parentesi spirituale, sentimentale e fisica che
segna il passaggio dall'insofferenza all'accoglienza.
A Santiago con Celeste di Giuseppina Torregrossa
Nottetempom, 12 euro
Nessun commento:
Posta un commento