mercoledì 24 febbraio 2010

Il libro della settimana: Quando verrà la rivoluzione avremo tutti lo skateboard


" Voglio quello verde," ho detto.

"Quando verrà la rivoluzione," mi ha risposto mia madre, "tutti avranno uno skateboard perché gli skateboard saranno gratis". Poi mi ha preso per mano e portato fuori dal negozio, dove mi immaginai nei minimi particolari un mondo di lunghe colline d'erba ondulate, nel quale era sempre estate e i ragazzi in skateboard sfrecciavano su e giù per i pendii.

La storia tragicomica di un americano di madre ebrea e padre iraniano raccontata in prima persona dal brillante Said Sayrafiezadeh. Un nome impronunciabile e il fardello di due genitori attivisti politici, idealisti, poveri per scelta nell'America di Reagan e Clinton segnano il percorso di formazione del giovane Said, tra sgangherate manifestazioni operaie, volantinaggi improvvisati, slogan marxisti-leninisti scanditi da piccoli gruppi di irriducibili sostenitori della causa operaia. Ma, come si sa, negli Stati Uniti la causa operaia non smuove le folle e Said fatica a capire dove stare, se con il movimento o con gli amici capitalisti. Non sarà facile ma troverà la sua strada, guardando sempre con ironia il mondo che gli sta intorno.

Quando verrà la rivoluzione avremo tutti lo skateboard di Said Sayrafiezadeh (traduzione di Elisa Comito - Nottetempo, euro 18)

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