lunedì 16 febbraio 2009

Violent Femmes. Donne-spia da Mata Hari ad Alias

La donna che si slega dal classico e antiquato binomio donna-angelo. In questo libro la figura che viene analizzata è quella della donna spia. Autonoma, scaltra, indipendente, potente.

A partire dagli anni ‘60 l’autrice Rosie White passa attraverso più generi di produzione artistica, cinema, letteratura, fiction televisiva, videogiochi e ci propone i ritratti delle più importanti eroine. Mata Hari, Sydney Bristol, Thelma e Louise, Lara Croft e molte altre verranno alla ribalta con la loro carica di personalità. Ecco delle donne forti, talvolta mascoline che testimoniano il passaggio da una donna passiva, ad una donna attiva capace di imporsi con la violenza. Caparbia e determinata.

In questo moderno e sfizioso saggio Rosie White ci fa vedere come le donne-spia nei diversi generi artistici abbiano contribuito a cambiare le politiche di genere nel ventunesimo secolo. Da una rivoluzione cinematografica sarebbe quindi partito per la White lo stimolo per una rivoluzione sociale, perché le donne ora sanno di poter essere non solo provocanti e ammaliatrici, sensuali ed affascinanti, ma anche intenzionalmente pericolose.
Ecco una donna nuova. Attenti signori…

Violent Femmes. Donne-spia da Mata Hari ad Alias di Rosie White (Odoya, 16 euro)

Recensione di Silvia Passini (Lifegate)


Biografie al femminile:

Mata Hari. La Femme Fatale e i suoi amanti di Richard Skinner, Excelsior 1881;

Shocking Life. Autobiografia di un'artista della moda di Elsa Schiapparelli, Alet;

Rosalie Scevroletti e i suoi 35000 chilometri d'Africa di Luciana Benardelli, Cda&Vivalda.

Le figlie di Lilith. Vipere, dive, dark ladies e femmes fatales. L'altra ribellione femminile di Valeria Palumbo, Odradek

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